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RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

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RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:05

Inviato il: 26/3/2008, 13:19
da kucy

UNA MAESTRA ADORATA

http://www.benedettineap.it/briciole.htm

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:05

LA STORIA DI MARK
(Fonte non specificata)
http://web.tiscalinet.it/bon_bon/raccon ... gnante.htm

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:07

Inviato il: 26/3/2008, 13:52
da nenene

Grazie per avermi dato un'ulteriore motivo alla riflessione!!!

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:09

Inviato il: 27/3/2008, 19:31
da kucy

IL CAPPELLINO

"Se non me lo lasci fare non potrò andare a scuola! Mi vergognerei troppo... È terribilmente importante, mamma!".
Elena scoppiò a piangere. Era la sua arma più efficace.
"Uffa', fa' come vuoi..." brontolò la madre, sbattendo il cucchiaino nel lavello.
"Sembrerai un mostro. Peggio per te!".
In altre 23 famiglie stava avvenendo una scenetta più o meno simile.
Erano i ragazzi della Seconda B della Scuola Media "Carlo Alberto di Savoia".
Per quel giorno avevano preso una decisione importante.
Ma gli allievi della Seconda B erano 25.
In effetti, solo nella venticinquesima famiglia, le cose stavano andando in un modo diverso.
Elisabetta era un concentrato di apprensione, la mamma e il papà cercavano di incoraggiarla.
Era la quindicesima volta che la ragazzina correva a guardarsi allo specchio.
"Mi prenderanno in giro, lo so. Pensa a Marisa che non mi sopporta o a Paolo che mi chiama canna da pesca! Non aspetteranno altro!".
Grossi lacrimoni salati ricominciarono a scorrere sulle guance della ragazzina.
Cercò di sistemarsi il cappellino sportivo che le stava un po' largo.
Il papà la guardò con la sua aria tranquilla:
"Coraggio Elisabetta. Ti ricresceranno presto. Stai reagendo molto bene alla cura e fra qualche mese starai benissimo".
"Sì, ma guarda!". Elisabetta indicò con aria affranta la sua testa che si rifletteva nello specchio, lucida e rosea.
La cura contro il tumore che l'aveva colpita due mesi prima le aveva fatto cadere tutti i capelli. La mamma la abbracciò: "Forza Elisabetta! Si abitueranno presto, vedrai...".
Elisabetta tirò su con il naso, si infilò il cappellino, prese lo zainetto e si avviò.
Davanti alla porta della Seconda B, il cuore le martellava forte.
Chiuse gli occhi ed entrò.
Quando riaprì gli occhi per cercare il suo banco, vide qualcosa di strano.
Tutti, ma proprio tutti, i suoi compagni avevano un cappellino in testa!
Si voltarono verso di lei e sorridendo si tolsero il cappello esclamando:
"Bentornata Elisabetta! ".
Erano tutti rasati a zero, anche Marisa così fiera dei suoi riccioli,
anche Paolo, anche Elena e Giangi e Francesca... Tutti! Ma proprio tutti!
Si alzarono e abbracciarono Elisabetta che non sapeva se piangere o ridere e mormorava soltanto: "Grazie...".
Dalla cattedra, sorrideva anche il professor Donati, che non si era rasato i capelli, semplicemente perché era pelato di suo e aveva la testa come una palla da biliardo.

(Bruno Ferrero, Ma noi abbiamo le ali)




AMBRA: TRA GLOBALIZZAZIONE E UNIVERSALISMO
In un paese né grande né piccolo, da qualche parte in Italia, vive una bambina che si chiama Ambra, nome derivato dalla parola anbar che in arabo significa "preziosa".
Al mattino Ambra si alza presto e fa colazione con i corn-flakes, prodotti a base di cereali e di mais, originario del Messico. Poi si veste indossando una felpa di cotone, pianta originaria dell'India, introdotta in Europa dagli arabi alla metà del IX secolo. L'etichetta della felpa dichiara: "made in Taiwan".
Ambra va a scuola e risolve problemi utilizzando numeri indiani, portati in Europa dagli arabi. Durante la ricreazione mangia una banana cresciuta ai tropici e fa una partita a scacchi, gioco di antichissima origine, probabilmente indiana. Racconta poi alla sua amica Sara - che porta il nome di origine ebraica, della santa protettrice degli zingari - come ha trascorso la domenica. Utilizza parole quali computer, videogame, film, judo, chimono, rispettivamente prese a prestito dall'inglese e dal giapponese.
Alla mensa scolastica mangia spaghetti al pomodoro, e forse non sa che la pasta è stata inventata dai cinesi e che il pomodoro, sconosciuto in Europa fino al '500, fu importato dalle Americhe.
Nel pomeriggio l'insegnante d'inglese parla di Halloween, la festa più amata dai bambini americani e Ambra si ricorda di aver sentito raccontare qualcosa di molto simile dalla sua nonna, originaria della Calabria.
Tornata a casa si concede un po' di tempo davanti alla TV. Mentre guarda i suoi cartoni animati giapponesi e un documentario sui Masai sgranocchia una barretta di cioccolato, ottenuta dalla lavorazione del cacao, coltivato esclusivamente nelle zone tropicali.
Per sfuggire la presenza di sua sorella che si sta impasticciando i capelli con l'henné, polvere naturale colorante usata tradizionalmente dalle donne del Medio Oriente e del Maghreb, Ambra si rifugia nell'angolo preferito della sua stanza, su un tappeto pakistano, probabilmente fabbricato da un suo coetaneo.
Fantastica di praterie, cavalli e "tepee", indiani, masticando una caramella balsamica all'eucalipto, pianta originaria australiana.
Nel frattempo anche papà è tornato. A tavola Ambra ascolta confusa un suo commento alle notizie del telegiornale: «Tutti questi stranieri minacciano la nostra tradizione e non hanno proprio niente da insegnarci».

(M. Mezzini, C. Rossi, Gli specchi rubati. Percorsi multiculturali nella scuola elementare)

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:11


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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:20

Inviato il: 1/5/2008, 13:00
da kucy

IL PROFESSORE

http://www.pensieriparole.it/racconti/a ... to-73171-1

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:22

Inviato il: 1/5/2008, 15:20
da rosy 66

Kucy vorei capire da dove tiri fuori tutte queste cose :sono bellissime !Per caso sei laureata in filosofia o psicologia ?
Se è così , complimenti !!!!!!!!
Mi è piaciuto tanto il professore :sono convinta che se facessi lo stesso in classe con i miei alunni sarebbe per loro una lezione di vita e non la dimenticherebbero più.
Chi era questo professore ? Lo conosci ?

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:23

Inviato il: 1/5/2008, 16:06
da Colomba1

davvero interessante.
ho stampato "il professore" lunedì lo appendo sul registro delle firme

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:23

Inviato il: 1/5/2008, 18:34
da kucy

no Rosy non sono laureata nè in psicologia nè in filosofia però sono due 'materie' che mi piacciono molto. Alcuni di questi racconti li ho trovati su libri, la maggior parte navigando ed erano così belli che li ho stampati ed ho costruito un mio libro di riflessioni da leggere soprattutto nei momenti di sconforto o da utilizzare per aiutare i miei amici quando qualcosa non andava bene. A me hanno insegnato a capire quanto sia importante vivere adesso, l'istante e a dare importanza alle cose che diamo per scontate come dice quanto segue:

ISTANTI

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere cosi perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensato e con profitto;
certo che mi son preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Che, se non lo sapete, di questo e fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri in calesse,
guarderei più alberi,
giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.

Jorge Luis Borges

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 27/08/2009, 12:24

Inviato il: 2/5/2008, 11:08
da annalauraCH

Cara kucy,
Ti ringrazio per l'occasione che mi dai, di fermarmi un attimo a riflettere!


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