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RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 20/11/2009, 20:43

non è un racconto però fa riflettere

il requisito indispensabile per un professionista che lavora nell'autismo è molta immaginazione, e la capacità di mettersi nei panni della persona affetta da autismo, perché le persone affette da autismo hanno un pensiero diverso dal nostro, e un buon professionista deve essere in grado di calarsi nel loro modo di pensare. Quanto più noi riusciamo a metterci nei panni della persona affetta da autismo, tanto più riusciamo a capire i motivi dello stress e dei problemi di comportamento, e quali sono gli ostacoli che li causano e come rimuovere questi ostacoli: solo facendo così, mettendoci il più possibile nei panni della persona affetta da autismo, possiamo fare un piano educativo veramente individualizzato e su misura”.
Theo Peters

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda eslo » 23/11/2009, 16:30

E' carina questa storia Sufi....peccato che nn sempre io riesca a farecome l'asino, e voi ? ;)
Allegati
Una storia Sufi - riflessioni.doc
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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 17/12/2009, 23:18

Voglio tornare bambino, voglio annusare la Coccoina, voglio spalmarmi il Vinavil e poi togliermelo come se fosse una pellicina. Voglio usare i pennarelli per poi avere tutte le dita piene di piccole striscette colorate. Voglio rubare la merenda ai grandi. Voglio credere che il mio soldatino si sposti all'ultimo momento... e schivi il proiettile. Voglio credere che l'astronauta è un lavoro che si può fare solo di notte, perché di giorno non ci sono le stelle per atterrare. Voglio credere che un mio amico è un mio amico per sempre, e non ti tradisce mai. Ma soprattutto voglio credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.

Esco a fare due passi, F.Volo

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 04/01/2010, 14:04

DUE BAMBINI

Qualche anno fa, d'estate, un'insegnante sedeva sulla spiaggia e si riposava dopo aver fatto una lunga passeggia-ta lungo un sentiero costiero della Cornovaglia. Mangiava un panino e guardava quel che accadeva sulla spiaggia. Due bambini, di circa sei anni, giocavano; si erano diverti-ti a correre per un po' e ora, stanchi, si erano seduti e parlavano tra loro.
Forse si erano appena conosciuti, come accade facil-mente tra bambini in vacanza; in ogni caso sembravano avere un mucchio di cose da dirsi. Uno dei due disse all'al-tro: « Cosa vuoi fare da grande? Io sarò neurochirurgo ».
« Accidenti. Non lo so, non ci ho mai pensato. Non so-no molto intelligente, sai ».
Il vento della Cornovaglia portò via il resto della loro conversazione e l'insegnante rimase a chiedersi chi avesse indotto il secondo bambino a costruire una visione di sé tanto limitata. Probabilmente proprio un insegnante! O un genitore. Se quel bambino non avesse cambiato subito quella convinzione e se qualcuno non l'avesse aiutato a cambiarla, quell'idea avrebbe influenzato tutta la sua vita, limitandolo e impedendogli di sviluppare le sue potenzia-lità.
Le convinzioni non sono la realtà; sono costrutti attor-no ai quali organizziamo i nostri comportamenti. Tutti ci comportiamo come se fossero veri e, per questo motivo, le nostre convinzioni diventano realtà, perché, positive o negative che siano, sono profezie che si autovverano.

Da LE PAROLE PORTANO LONTANO, Nick Owen, Ponte delle Grazie, pag. 130
Fonte primaria: Sue Knight, NLP at Work.

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Re: RACCONTI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 05/02/2010, 16:51

Si ricordano con stima gli insegnanti brillanti, ma con gratitudine quelli che hanno toccato i nostri sentimenti umani. Il programma di studi è fatto di molto materiale nuovo necessario, ma il calore è l'elemento vitale per la pianta in crescita e per l ' anima del bambino."
Carl Jung

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Re: RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 16/04/2010, 22:06

ABBIAMO IMMAGINATO UN MONDO

video
http://www.youtube.com/watch?v=d1qfm2h2fdI


testo
Abbiamo immaginato un mondo senza la fame dove il lavoro non fosse soltanto fatica, dove la fatica non fosse soltanto sopravvivere, dove per sopravvivere non si fosse costretti ad andare lontano.

Abbiamo immaginato un mondo senza analfabeti dove i figli di tutti potessero studiare, dove i figli di tutti potessero giocare, crescere,imparare, dove i figli dei poveri non dovessero obbedire per destino.

Abbiamo immaginato un mondo dove la vita di un uomo valesse piu' del denaro, dove non fosse il denaro a decidere chi dovesse essere curato, dove non fosse il denaro a decidere chi dovesse riposare dopo una vita di lavoro.

Abbiamo immaginato un mondo dove le divise non obbligassero a diventare uguali anche i pensieri, dove le parole i pensieri i diritti non potessero essere processati, ma difesi, senza finire ai confini, in prigione o a morte.

Abbiamo lottato per costruire un mondo piu' libero, dove nessuno potesse comandare da solo, abbiamo lottato per il nostro Paese, dove tutti potessero vivere con pari dignità, perchè tutti fossero uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, di religione di opinione politica di condizioni personali e sociali.

Abbiamo immaginato un mondo piu' responsabile, dove chi ha tutto deve dare di piu' di chi ha poco, magari solo il suo lavoro.
Abbiamo immaginato un mondo piu' giusto, dove tutti possono proggettare il propio futuro, tutti anche quelli che non nascono ricchi.

Abbiamo immaginato il mondo in cui viviamo non fosse l'unico mondo possibile.

Abbiamo capito che la scuola non insegnava tutto, abbiamo capito che è piu' importante fermare tutte le guerre, che è piu' importante partecipare sempre!

Abbiamo immaginato un mondo dove nascere donna non vuol dire servire, obbedire, accettare, dove l'amore non diventasse mai una prigione, dove avere un bambino fosse una ricchezza e non averlo una scelta.

Abbiamo immaginato un mondo dove scegliere di non essere madre non volesse dire rischiare la vita, abbiamo immagginato un mondo dove i piu' deboli non venissero esclusi, eliminati, emarginati, lasciati indietro.

E vogliamo immaginare un mondo senza paura, dove nessuno sia lasciato solo quando comanda chi non nè ha il diritto. Vogliamo immaginare un mondo senza guerra, dove nessuno sia costretto ad andare lontano per vivere, vogliamo immaginare un mondo che non si consumi giorno dopo giorno, dove sarà bello vivere anche per i nostri figli, e per i figli dei nostri figli.

Abbiamo immaginato un mondo migliore di questo. Non è vero che immaginare non serva a niente!!!

Lidia Ravera

http://www.soveratoweb.com/modules.php? ... e&sid=8385
Ultima modifica di Brava il 22/09/2012, 13:57, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: link reinserito

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Re: RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 03/05/2010, 15:22

Ti auguro un bravo insegnante, ragazzo
http://networkedblogs.com/3rtsR

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Re: RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 23/08/2010, 17:16

CHIAMATEMI PER NOME

Chiamatemi per nome.
Non voglio più essere conosciuto per ciò che non ho
Ma per quello che sono: una persona come tante altre.

Chiamatemi per nome.
Anch'io ho un volto, un sorriso, un pianto,
una gioia da condividere.
Anch'io ho pensieri, fantasia, voglia di volare.

Chiamatemi per nome.
Non più portatore di handicap, disabile,
handicappato, cieco, sordo, cerebroleso, spastico,
tetraplegico.
Forse usate chiamare gli altri:
"portatore di occhi castani" o "inabile a cantare"?
o ancora "miope e presbite"?

Per favore, abbiate il coraggio della novità.
Abbiate occhi nuovi per scoprire che, prima di tutto, io
"sono"

Chiamatemi per nome.

Autore: Gianni, papà di Benedetta, "Associazione Sesto Senso" - Siena.
http://www.disabili.com/amici-e-incontri/6040

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Re: RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

Messaggioda maestralu » 24/08/2010, 14:14


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Re: RACCONTI, FRASI PER RIFLETTERE

Messaggioda kucy » 14/09/2010, 13:13



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