consigli...

[luce1276]

grazie, aspetto i tuoi , i vostri preziosi consigli....grazie di nuovo!!!!!

[luce1276]

vi ringrazio per le risposte..la situazione non va bene, con la bimba c'è un amore odio da parte sua, nel senso che detesta che io sia la maestra degli scemi come lei dice, dall' altro perchè sembra almeno a momenti gradire la mia presenza, ricercarmi e comprendere la necessità di un supporto....il problema sono state le prve di ingresso...decise insieme all'insegnante di classe, la valutazione ha creato un vero caos...su consiglio dell'insegnante le prove andate male sono state valutate comunque con un 6 e solo in un caso con un 5, poi esagerando molto con i voti tutti 8 e 9...ma il padre della bambina è venuto a lamentarsi delle scarse valutazioni.....e alle 2 prove andate male, matematica e italiano, le latre amestre hanno detto che è satat colpa mia che non la motivo abbastanza, che le ho dato prove troppo semplice e che per questo non essendo stimolata non le ha fatte bene..il problema è che inizialmente avevamo pensato di dare delle prove di ingresso di terza elementare, ma abbiamo subito visto che il livello era troppo alto, così abbiamo adattato delle prove di seconda, togliendo gli elementi troopo da piccoli e lasciando i contenuti, ma a quanto apre non è andata bene...le altre maestre dicono che la bambina se ci parli ha un cervello molto da grande ( cosa per altro secondo me non vera, anzi direi che la sua maturità riguarda alcuni aspetti della sessualità, ma non altro) e quindi le prove dovevano rispettare questo, ma allora mi chiedo: se la bambina non ha le competenze minime (basi ortografiche, calcolo con le 4 operazioni soprattutto), ma avrebbe comedicono le colleghe una maturità elevata, come afccio aconciliare le 2 cose? credevo che il compito dell'insegnante di sostegno fosse anche quello di migliorare le competenze scolastiche...mi è stato anche contestato che scrivo i voti ( le cifre) troppo piccole e per questo non la motivo, inoltre quando le altre colleghe entranon in classe non vannoa ltree che riempirla di complimenti, dire quante è bella, brava buona e quando sono in privato con me non fanno altro che ribadire quanto la bambina è simpatica, avanti, ledear...sono abituata ad altri contesti lavorativi e non capisco tutto questa enfasi...non sto capendo davvero quello che dovrei fare....se mi consigliate ve ne sono grata!!!! GRAZIE!!!!!

[elisde82]

Ciao Luce...
io sono insegnante di sostegno da 5 anni. Bè..diciamo che visto che non specifichi la patologia è molto difficile dare consigli!!Cmq..per quello che dici..il fatto che la bambini sia infastidita dalla tua presenza è normale...nel senso che più diventano grandi e più si rendono conto dei loro limiti. A qst punto mi spiace ma è altamente probabile che negli anni precedenti non sia stato svolto un adeguato lavoro di integrazione della bambina nella classe e delle insegnanti di sostegno che ha avuto prima di te!! Mi spiego meglio: io sn insegnante di sostegno in una 4^ e seguo una bambina con disturbo del linguaggio espressivo e lieve ritardo mentale; nella classe aiuto l'alunna a svolgere i compiti (talvolta uguali ai compagni, talvolta adattati da me oppure altri completamente diversi xkè x ex in matematica segue un programma diverso essendo più indietro rispetto ai compagni), ma non seguo solo lei xkè correggo anche i compiti dei compagni di classe mentre magari l'insegnante di classe corregge il suo...quando l'alunna può lavorare in autonomia, giro per la classe per vedere se c'è qualcuno che ha bisogno..poi insegno informatica nella stessa classe...e ho 1ora di compresenza con inglese e cerco di adattare la lezione alle sue capacità, ma non la isolo dai compagni facendole fare cose completamente diverse. Per fare tutto qst non la porto mai fuori dalla classe e se le devo spiegare qlcs glielo spiego in classe.
In generale i bambini mi considerano come una seconda maestra di classe..non solo cm l'insegnante di B! Capisci cosa intendo?? Secondo me è il modo migliore per non accentuare le differenze che percepiscono qst bambini con il resto dei compagni. X me devi cercare di instaurare un rapporto del genere anche tu con la tua alunna e vedrai che le cs inizieranno a cambiare almeno un pò. Questo era il primo consiglio che volevo darti.
2^ consiglio: non arrederti mai!! E' un lavoro difficile, certamente frustrante, ma è anche ricco di tante sorprese e si impara a gioire dei piccoli passi che qst alunni fanno...che magari potrebbero sembrare insignificanti, ma che in realtà sono importantissimi!!!!
3^ consiglio: le colleghe con due lauree saranno pure preparatissime, ma secondo me non devi sentirti inferiore a loro...primo perchè se sn così preparate possono certamente insegnarti tante cs utili..e poi ricordati sempre che con qst bambini non è importante solo il metodo (la teoria), ma soprattutto l'empatia!! Che non si studia a scuola. Cercare di capire gli stati d'animo è fondamentale, perchè se non li cogli non riesci a lavorare!!
4^ consiglio: certamente la valutazione è una delle cs più difficili....anche a me ogni volta mette in crisi, perchè involontariamente fai paragoni con i compagni di classe. Io sinceramente non mi preoccuperei se le colleghe mi incolpassero di aver preparato prove non proprio adatte all'alunno se è magari da pochi gg che la conosco. Perchè qst prove iniziali non le hanno preparate loro, visto che conoscono così bene la bambina, invece che lasciare a te il compito di capire in pochi gg (e quindi velocemente) come prepararle?? Ovvio che però..se i risultati sono stati così bassi..devi capire a cs sono dovuti ,x poter fare meglio la prossima volta. Il dubbio che a me sorge è inerente alla valutazione: tu hai usato lo stesso metro usato dall'insegnante di classe per i compagni? Perchè le motivazioni per un risultato simile sono due: o le prove erano giuste o magari anche facili ma valutate con un metro sbagliato (magari lo stesso dei compagni), oppure le prove erano troppo difficili e di conseguenza, anche se la valutazione era corretta, il voto è risultato minimo o insufficiente. Se tu dici che le colleghe non vedono delle difficoltà che invece tu hai notato, magari la bambina ha parzialmente illuso anche te..e qst difficoltà sn ben più gravi di quelle che ti sembravano!!Prova magari a fare delle osservazioni sulla bambina...esistono in internet tantissimi cheklist. Per le abilità scolastiche...scusa...l'insegnante precedente avrà lasciato un PEI, una programmazione, ci sarà un Diagnosi Funzionale che specifica le abilità che possiede e quelle che non possiede...sarà seguita da uno o più specialisti, no?? Prova a chiedere al padre. Cmq tieni conto che se è certificata sarà seguita da qualcuno e se è così tu hai il dovere di fare con loro almeno 2 incontri all'anno!!! E che devi redigere il PEI (in collaborazione con le altre insegnanti) entro il 30 ottobre.

DOMANDA: sinceramente non capisco come possano avere bocciato una bambina certificata! Sei sicura che è stata bocciata? Non è che per caso le hanno fatto ripetere l'ultimo anno di scuola materna per poterla fare arrivare in prima più pronta? Perchè se l'avessero bocciata veramente alle elementari...beh...sarebbe davvero grave!!

Bè..buon lavoro!!! Se hai domande...visto che se nuova sul sostegno..chiedi pure!! Ah..anche io lavoro in una scuola privata con contratto AGIDAE!!
Elisa

[chica]

Ciao Luce...
io sono insegnante di sostegno da 5 anni. Bè..diciamo che visto che non specifichi la patologia è molto difficile dare consigli!!Cmq..per quello che dici..il fatto che la bambini sia infastidita dalla tua presenza è normale...nel senso che più diventano grandi e più si rendono conto dei loro limiti. A qst punto mi spiace ma è altamente probabile che negli anni precedenti non sia stato svolto un adeguato lavoro di integrazione della bambina nella classe e delle insegnanti di sostegno che ha avuto prima di te!! Mi spiego meglio: io sn insegnante di sostegno in una 4^ e seguo una bambina con disturbo del linguaggio espressivo e lieve ritardo mentale; nella classe aiuto l'alunna a svolgere i compiti (talvolta uguali ai compagni, talvolta adattati da me oppure altri completamente diversi xkè x ex in matematica segue un programma diverso essendo più indietro rispetto ai compagni), ma non seguo solo lei xkè correggo anche i compiti dei compagni di classe mentre magari l'insegnante di classe corregge il suo...quando l'alunna può lavorare in autonomia, giro per la classe per vedere se c'è qualcuno che ha bisogno..poi insegno informatica nella stessa classe...e ho 1ora di compresenza con inglese e cerco di adattare la lezione alle sue capacità, ma non la isolo dai compagni facendole fare cose completamente diverse. Per fare tutto qst non la porto mai fuori dalla classe e se le devo spiegare qlcs glielo spiego in classe.
In generale i bambini mi considerano come una seconda maestra di classe..non solo cm l'insegnante di B! Capisci cosa intendo?? Secondo me è il modo migliore per non accentuare le differenze che percepiscono qst bambini con il resto dei compagni. X me devi cercare di instaurare un rapporto del genere anche tu con la tua alunna e vedrai che le cs inizieranno a cambiare almeno un pò. Questo era il primo consiglio che volevo darti.
2^ consiglio: non arrederti mai!! E' un lavoro difficile, certamente frustrante, ma è anche ricco di tante sorprese e si impara a gioire dei piccoli passi che qst alunni fanno...che magari potrebbero sembrare insignificanti, ma che in realtà sono importantissimi!!!!
3^ consiglio: le colleghe con due lauree saranno pure preparatissime, ma secondo me non devi sentirti inferiore a loro...primo perchè se sn così preparate possono certamente insegnarti tante cs utili..e poi ricordati sempre che con qst bambini non è importante solo il metodo (la teoria), ma soprattutto l'empatia!! Che non si studia a scuola. Cercare di capire gli stati d'animo è fondamentale, perchè se non li cogli non riesci a lavorare!!
4^ consiglio: certamente la valutazione è una delle cs più difficili....anche a me ogni volta mette in crisi, perchè involontariamente fai paragoni con i compagni di classe. Io sinceramente non mi preoccuperei se le colleghe mi incolpassero di aver preparato prove non proprio adatte all'alunno se è magari da pochi gg che la conosco. Perchè qst prove iniziali non le hanno preparate loro, visto che conoscono così bene la bambina, invece che lasciare a te il compito di capire in pochi gg (e quindi velocemente) come prepararle?? Ovvio che però..se i risultati sono stati così bassi..devi capire a cs sono dovuti ,x poter fare meglio la prossima volta. Il dubbio che a me sorge è inerente alla valutazione: tu hai usato lo stesso metro usato dall'insegnante di classe per i compagni? Perchè le motivazioni per un risultato simile sono due: o le prove erano giuste o magari anche facili ma valutate con un metro sbagliato (magari lo stesso dei compagni), oppure le prove erano troppo difficili e di conseguenza, anche se la valutazione era corretta, il voto è risultato minimo o insufficiente. Se tu dici che le colleghe non vedono delle difficoltà che invece tu hai notato, magari la bambina ha parzialmente illuso anche te..e qst difficoltà sn ben più gravi di quelle che ti sembravano!!Prova magari a fare delle osservazioni sulla bambina...esistono in internet tantissimi cheklist. Per le abilità scolastiche...scusa...l'insegnante precedente avrà lasciato un PEI, una programmazione, ci sarà un Diagnosi Funzionale che specifica le abilità che possiede e quelle che non possiede...sarà seguita da uno o più specialisti, no?? Prova a chiedere al padre. Cmq tieni conto che se è certificata sarà seguita da qualcuno e se è così tu hai il dovere di fare con loro almeno 2 incontri all'anno!!! E che devi redigere il PEI (in collaborazione con le altre insegnanti) entro il 30 ottobre.

DOMANDA: sinceramente non capisco come possano avere bocciato una bambina certificata! Sei sicura che è stata bocciata? Non è che per caso le hanno fatto ripetere l'ultimo anno di scuola materna per poterla fare arrivare in prima più pronta? Perchè se l'avessero bocciata veramente alle elementari...beh...sarebbe davvero grave!!

Bè..buon lavoro!!! Se hai domande...visto che se nuova sul sostegno..chiedi pure!! Ah..anche io lavoro in una scuola privata con contratto AGIDAE!!
Elisa

ciao Elisa, ho letto tuto con molta attenzione e condivido quello che hai scritto, specialmente a proposito dell'empatia.
Io insegno, quest'anno sia su sostegno che su classe noprmale, nella scuola dell'infanzia quindi ovviamente ci sono profonde differenze...ma altre no!
Chica

[maestramanù]

Care/i Colleghe/i
ho bisogno di un vostro consiglio.
Ieri durante i colloqui con le famiglie ho cercato, con tatto e delicatezza, di far capire ad una mamma che il figlio ha qualcosa che non va: non riesce a star seduto, non riesce a scrivere sotto dettatura nei tempi della classe, non riesce a copiare dalla lavagna, di fronte ad un compito da svolgere in autonomia fissa il vuoto, o gioca con le mani o fa dei versi strani abbastanza ripetitivi. La cosa non le è nuova perchè il bimbo è in terza ma secondo lei è una questione di pigrizia ed infantilismo. Dice di avrlo portato da non so chi ( ma non abbiamo alcuna certificazione) e le ha detto che il bimbo non ha nulla. Io ho proposto una programmazione personalizzata per semplificargli i compiti e per non sottoporlo a frustrazioni continue, ma a lei sà troppo discriminante; le ho spiegato che se lo devo valutare per la programmazione di classe è insufficiente in tutte le materie.............
come dovrei comporarmi?
Grazie a tutti

[MaestraSabry]

Ti posso dire quello che farei io al tuo posto, anzi mi è già capitato...gli farei seguire la programmazione di classe perchè non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo differenziarla salvo in caso di bambini seguiti dal sostegno, ovviamente lo aiuterei in tutte le attività in cui non riesce scrivendo debitamente sul quaderno il voto (a questo punto la sufficienza, quando è aiutato da noi...) con la dicitura "guidato dall'insegnante"
In questo modo il genitore vede che il figlio non è ancora in grado di svolgere il compito autonomamente.
Poi se alla fine dell'anno non raggiunge gli obiettivi minimi e i genitori non hanno provveduto a far accertare al figlio eventuali problematiche...si prenderanno i dovuti provvedimenti avvertendo, per tempo, la stessa famiglia di questa eventualità.

[maestramanù]

Io sto procedendo in questo modo durante le lezioni, ma nel momento della verifica lui non è in grado di far nulla oppure scrive cose a casaccio.
Quindi a questo punto la valutazione su cosa deve essere? su ciò che fa da solo - su ciò che fa con l'aiuto dell'insegnante.....?

Grazie

[eslo]

sabry , perchè affermi che "non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo differenziare la programmazione"?
Manu , la verifica la deve fare da solo e il voto sarà relativo a ciò che è riuscito a fare , non puoi aiutarlo.
Altra cosa è la valutazione che potrà comprendere altre abilità non necessariamente legate alle conoscenze in senso stretto.
Da quanto scrivi pare chiaro che il bimbo sia turbato , ma ciò a volte non basta per ottenere una "certificazione"

[maestramanù]

Sono im piena crisi!

Mi sento cattiva a pretendere da lui delle prestazioni che so che non sono alla sua portata, e non per capriccio o svogliatezza

[MaestraSabry]

sabry , perchè affermi che "non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo differenziare la programmazione"?
Manu , la verifica la deve fare da solo e il voto sarà relativo a ciò che è riuscito a fare , non puoi aiutarlo.
Altra cosa è la valutazione che potrà comprendere altre abilità non necessariamente legate alle conoscenze in senso stretto.
Da quanto scrivi pare chiaro che il bimbo sia turbato , ma ciò a volte non basta per ottenere una "certificazione"

Quando parlo di differenziare mi riferisco ad una programmazione individualizzata, motivata e consegnata in segreteria, altro sono ovviamente gli adeguamenti e le semplificazioni che ogni giorno apportiamo alle attività per i bambini in difficoltà
Non so se maestramanu si riferisse alla prima o alla seconda ma mi sembra di aver capito che voleva proporre una programmazione con contenuti differenziati rispetto a quella della classe e in questo caso ci vorrebbe anche un consulto specialistico per valutare le reali esigenze e potenzialità del bambino, anche per non incorrere in problemi con la famiglia...