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Adesso basta. Ascoltami

Qui si parla di libri scolastici e non, da richiedere o da consigliare.
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maestralulù
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Adesso basta. Ascoltami

Messaggioda maestralulù » 25/07/2009, 22:23

inviato il 26/11/2007
da maestrasabry

Questo è stato il mio ultimo acquisto!


Adesso basta. Ascoltami
13.00EUR

http://www.libreriauniversitaria.it/ade ... 8889197042

Prima di essere genitori, educatori, insegnanti, operatori sociali siamo tutti maestri di vita perché impegnati a riconoscere alle nuove generazioni il desiderio di nascere come persone in un gruppo. Durante questo percorso trova sempre un bambino che non ascolta, un ragazzo che trasgredisce, un giovane che si ribella. La mancanza di regole pregiudica la loro maturazione e non sempre l'adulto riesce a svolgere una presenza efficace. Ed è allora che il ragazzo urla per farsi vedere e ascoltarere. Ed è appunto a questo grido che le pagine seguenti vogliono rispondere.

L'indisciplina dei bambini sfibra, la fermezza è una qualità sfuggente, l'autorevolezza è una competenza ostica. Il cammino suggerito in queste pagine, dense e coinvolgenti, è impervio. Il traguardo però sicuramente allettante. Il punto d'arrivo è proprio la comprensione del motivo per il quale non si ottiene l'obbedienza. La via suggerita è l'ascolto della parola, ingenua quanto acuta, dei ragazzi, in fondo i veri autori di questo libro. Ma per udire la parola del bambino è necessario sedersi e fare silenzio. Allora ci si potrà stupire o adirare, divertirsi o commuoversi. L'importante è lasciare che le parole del bambino giungano alla parte più innocente e semplice del maestro di vita che è in ciascuno di noi.

Prefazione di Aurelia Galletti
Quando Paola mi ha chiesto di leggere il manoscritto di questo libro e di scrivere un'introduzione o una postfazione, mi ha lusingato e commosso. Lusingato perché conosco tutti i libri che Paola ha scritto con Francesco Berto e con altri autori, so che sono testi di valore e quindi il fatto che mi abbia scelto per presentare il suo ultimo libro è per me un attestato di stima oltre che di affetto. Commosso perché il primo libro di Paola che ho letto – quando ancora non la conoscevo – Parola di bambino, mi era stato segnalato da Gino Pagliarani che ne aveva scritto l'introduzione. Gino è il filo che ci unisce così come la comune ricerca in campo psicosocioanalitico, un campo che connette diversi piani: culturale, professionale, politico, etico ed estetico. E tutti questi piani li ritroviamo, mirabilmente intrecciati in questo libro, a tessere la trama e l'ordito di un discorso rivolto a tutti i maestri di vita, a tutti coloro che direttamente o indirettamente, si occupano di bambini, del puer.

Nella nostra comune ricerca, il puer è l'episteme, il principio intorno a cui ruota tutta la nostra teorizzazione. È il bambino interno, l'elemento creativo, la capacità progettuale del soggetto, è il bambino reale con cui il mondo degli adulti, immemori della loro infanzia, sembra non essere in grado di entrare in relazione, è tutti i bambini del mondo, quelli che ne rappresentano il futuro. Attraverso questo testo, Paola Scalari e Francesco Berto ci invitano a fermarci per riflettere e cercare insieme, tutti noi adulti che ci occupiamo di bambini, di ascoltare quello che i piccoli ci vogliono comunicare. Non è facile perché i bambini parlano un linguaggio fatto soprattutto di comportamenti, perché il loro disagio non sempre ha le parole per essere espresso, perché le loro domande e le loro richieste hanno bisogno di una capacità di ascolto che è soprattutto una disposizione interiore.

Questa disposizione non è un dono fortuito che qualcuno possiede ma una capacità che si impara e si affina soprattutto attraverso il confronto con altri e il luogo privilegiato in cui questo può avvenire è il piccolo gruppo. In un piccolo gruppo, quello familiare, nasciamo e cresciamo e successivamente nasciamo socialmente entrando a far parte di gruppi all'interno delle istituzioni cui contribuiamo a dar vita. Nel gruppo che si costituisce intorno a un compito, si attivano processi a spirale di costruzione di senso, di competenze, di capacità di ascolto, di quel riconoscimento e rispetto dell'Altro che stanno alla base del sentimento d'amore e della convivenza sociale. Tutti coloro che si occupano di gruppi a livello professionale dovrebbero leggere questo libro.

Non possiamo non vedere nell'invito rivolto ai maestri di vita di riunirsi e dar vita a gruppi di confronto con l'obiettivo di imparare ad ascoltare i bambini, anche un appello politico, nel senso ampio di interesse per la polis. È il futuro della comunità umana quello che si gioca già da ora nelle relazioni con i nostri figli, con tutti i figli, ed è tempo ormai per cercare di imprimere a questo futuro una svolta diversa dal percorso che da più parti viene avanti con modalità che a volte sembrano inarrestabili. Non siamo così impotenti, molto si può ancora fare anche se si tratta spesso di remare controcorrente. È un compito difficile quello a cui gli autori ci chiamano, perché si tratta di ripristinare e dar valore a tutti quei limiti che la tecnica ha cercato e cerca tuttora di superare e che la cultura imperante ignora attraverso un costante uso della negazione. È un richiamo all'etica, intesa proprio come scienza dei confini, come capacità di riconoscerli e di rispettarli, e come mezzo e risorsa che ci consente di definirci rispetto agli altri e rispetto al mondo e di riconoscere e rispettare gli altri e il mondo. Ma non è un richiamo moralistico perché il discorso etico che permea profondamente questo lavoro è inteso psicosocioanaliticamente, non come appello superegoico, ma come necessità estetica, perché così è più bello.

Anche questo libro è bello, è avvincente, è semplice, è chiaro ed estremamente rigoroso dal punto di vista scientifico e ci introduce nel mondo dei bambini, riportando le loro parole, i loro discorsi, così autentici e profondi, così capaci di farci sorridere e riflettere insieme; è un libro che ci aiuta, come dicono gli autori, a “condividere la speranza”.

INDICE
Prefazione di Aurelia Galletti
Introduzione Lettera ai maestri di vita
Il senso della vita
È ora di parlare
Vinti e vincitori
Mai più da soli
I no che donano la libertà
Le nuove alleanze
Parole inutili
Bambini sregolati
Bibliografia

Recensioni

http://guide.supereva.it/archivi/2004/06/18
luglio 2004
Le regole ci permettono di vivere insieme agli altri. Spesso i ragazzi urlano per farsi sentire, si ribellano e l'obbedienza delle regole, sembra essere più lontana. Basta sedersi e ascoltare. Ascoltare significa mettersi in silenzio e non sentire solo la voce del discente che comunica con noi, ma ascoltare davvero quello che vuole comunicarci. L'ascolto può farci adirare, ridere, commuovere o altro e facendo sì che le parole giungano alla parte più semplice e ingenua di noi, allora saremo in grado di guidare i nostri ragazzi come “maestri”.


Animazione sociale, aprile 2004
Dietro un bambino che non risponde o un giovane che si ribella si cela spesso un appello all'ascolto, un invito che l'opera di Francesco Berto e Paola Scalari, Adesso basta. Ascoltami!, ha voluto raccogliere. Il focus d'indagine è rivolto alla comprensione del mancato ottenimento dell'obbedienza. La via suggerita è quella dell'ascolto della parola dei giovani, per udire la quale è però necessario sedersi e tacere.

Pagine: 106
Anno: 2004

Autori: F. Berto , P. Scalari

Francesco Berto ha iniziato negli anni '50 la sua attività di maestro a Cavarzere. Ha continuato poi ad insegnare fino alla fine degli anni '90 nelle realtà emarginate delle periferie del veneziano. Esperto in campo psicosociale, attualmente è consulente educativo per i genitori nel comune di Venezia e, In Italia, opera come formatore sui temi dell'età evolutiva e della famiglia.
Insieme a Paola Scalari per le edizioni la meridiana ha pubblicato Incontrare mamma e papà. Strumenti e proposte per aiutare i genitori (1999), Divieto di transito. Adolescenti da rimettere in corsa (2002) e Adesso basta. Ascoltami!Educare i ragazzi al rispetto delle regole (2004).

Paola Scalari esercita a Venezia la professione di psicoterapeuta e psicosocioanalista. E' socia della C.O.I.R.A.G., di ARIELE psicoterapia, della Federazione Europea di Psicoterapia Psicoanalitica nel Settore Pubblico. Dopo aver fondato nel 1988 i Centri Età Evolutiva, che ancora operano nel comune di Venezia, si è dedicata all'attività formativa degli educatori e degli operatori sociosanitari in Italia e all'estero.
Insieme a Francesco Berto per le edizioni la meridiana ha pubblicato Incontrare mamma e papà. Strumenti e proposte per aiutare i genitori (1999), Divieto di transito. Adolescenti da rimettere in corsa (2002) e Adesso basta. Ascoltami!Educare i ragazzi al rispetto delle regole (2004).
Ultima modifica di Brava il 27/10/2012, 16:08, modificato 1 volta in totale.
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