DIDATTICA MENTALISTA
Inviato: 09/06/2010, 18:01
Le indagini OCSE/PISA evidenziano la difficoltà del sistema scolastico italiano nell'innalzare la qualità formativa che si attesta su livelli inferiori a quelli di molti paesi europei ed extraeuropei. Quali sono le ragioni di questa “débâcle” italiana? Le cause sono riconducibili al fatto che in classe i docenti sostanzialmente utilizzano una didattica imperniata sull’oggetto culturale (=disciplina).
La Didattica Mentalista opera una “rivoluzione copernicana” perché non mette la materia al centro del suo intervento, ma gli studenti portandoli alla consapevolezza del proprio stile di apprendimento. Grazie ad una forma di comunicazione attiva (=dialogo pedagogico), gli alunni prendono lentamente coscienza dei processi mentali necessari per conseguire successo nello studio e nella vita. E' la realizzazione del principio pedagogico "insegnare ad apprendere", inserito in tutti i P.O.F. scolastici, ma che pochissimi sanno effettivamente applicare.
La Didattica Mentalista valorizza all’interno del curriculo la persona nelle sue dimensioni ontologiche: la coscienza e la mente. La prima è fondamentale nell’interazione con la realtà che ci circonda attraverso il principio fenomenologico dell’intenzionalità, la seconda ci consente di agire sui contenuti mentali dell’esperienza dando avvio al pensiero umano nelle sue articolate forme e dimensioni: attenzione, riflessione, memorizzazione, ragionamento, comprensione e creatività. Agire su questi cardini del pensiero significa aiutare il soggetto in formazione a crearsi un efficace metodo di studio.
Questa procedura didattica però, per essere applicata, richiede da parte dell’insegnante una condizione di base imprenscindibile: l’umiltà di mettersi in discussione e il coraggio di provare strade metodologicamente nuove in grado di appagarlo sul piano umano e professionale. Pertanto l’uso di questa didattica è vivamente sconsigliato a chi non possiede queste “virtù” laicali…
Attendo Vostre considerazioni.......
maestra Mariangela
La Didattica Mentalista opera una “rivoluzione copernicana” perché non mette la materia al centro del suo intervento, ma gli studenti portandoli alla consapevolezza del proprio stile di apprendimento. Grazie ad una forma di comunicazione attiva (=dialogo pedagogico), gli alunni prendono lentamente coscienza dei processi mentali necessari per conseguire successo nello studio e nella vita. E' la realizzazione del principio pedagogico "insegnare ad apprendere", inserito in tutti i P.O.F. scolastici, ma che pochissimi sanno effettivamente applicare.
La Didattica Mentalista valorizza all’interno del curriculo la persona nelle sue dimensioni ontologiche: la coscienza e la mente. La prima è fondamentale nell’interazione con la realtà che ci circonda attraverso il principio fenomenologico dell’intenzionalità, la seconda ci consente di agire sui contenuti mentali dell’esperienza dando avvio al pensiero umano nelle sue articolate forme e dimensioni: attenzione, riflessione, memorizzazione, ragionamento, comprensione e creatività. Agire su questi cardini del pensiero significa aiutare il soggetto in formazione a crearsi un efficace metodo di studio.
Questa procedura didattica però, per essere applicata, richiede da parte dell’insegnante una condizione di base imprenscindibile: l’umiltà di mettersi in discussione e il coraggio di provare strade metodologicamente nuove in grado di appagarlo sul piano umano e professionale. Pertanto l’uso di questa didattica è vivamente sconsigliato a chi non possiede queste “virtù” laicali…
Attendo Vostre considerazioni.......
maestra Mariangela