MESTIERI

[lorys]

Solamente un marinaio

Solamente un marinaio
può sapere qual è il guaio
di trovarsi in mezzo al mare
senza nulla per pescare:
vedi nugoli di pesci
però a prenderli non riesci
e più hai fame più ne vedi
che sorridono ai tuoi piedi.

C. Carminati

[lorys]

I Mestieri all’Incontrario

Sono stato in un paese molto strano
dove nessuno vuol fare il suo mestiere:
i vestiti li vende l’ortolano
mentre il pane lo fa un carabiniere,
per la frutta si va dal calzolaio,
il prosciutto si compra dal pittore,
le ciabatte le aggiusta il giornalaio
e le viti le vende un pescatore.
Se la macchina si rompe
la si porta dal dottore
il bidello fa il maestro
e il maestro il professore.
Ma che vita complicata,
ma che grande confusione
nel paese dove ognuno
vuol cambiare professione!
Sarebbe bello invece se ciascuno
fosse felice di fare il suo lavoro
tutto sarebbe sempre al posto giusto
come un gioiello in mezzo ad un tesoro!

Fabrizio Vincitorio

[lorys]

Il vigile notturno

Filastrocca a voce bassa
chi è di notte che passa e ripassa?
È il principe fine che non può dormire
perché ha sentito una foglia stormire?
O forse l'omino dei sogni che porta
i numeri del lotto di porta in porta?
È un signore col mal di denti
in compagnia di mille tormenti?
L'ho visto, è il vigile notturno
che fa la ronda taciturno:
i ladri scantonano per la paura,
la città dorme sicura.

Gianni Rodari

[lorys]

La ballata del macchinista

Il treno vuol bene alla pioggia.
Se piove, si lustra e sfoggia
il suo fischio d'aiuto.
È notte. S'è forse perduto
in mezzo alla nebbia dei fiumi
e non vede più i lumi
della nostra città?
Il macchinista che fa?
S'affaccia, s'affaccia
e la pioggia gli sferza la faccia,
il vento gli ruba la voce.
Sul grande orologio il suo cuore
gli batte il fragore del treno che va.

Alfonso Gatto

[lorys]

Stracci ! Stracci!

O cenciaiolo,che hai nel sacco?
“Una scarpa senza tacco,
un vecchio abito da sera
con più buchi del groviera,
un tamburo senza pancia,
un piattino senza mancia,
una giacca senza bottoni,
una bretella senza calzoni,
e in fondo in fondo,col naso per terra
un ministro della guerra”.

Gianni Rodari

[lorys]

IL CANTANTE PAQUITO

C’era un cantante di nome Paquito
che a metà d’ogni canzone
lanciava un nitrito.
Un cavallo che passava di lì,
preso dall’emozione,
decise così:
"Se i cantanti nitriscono, mi pare
giusto che noi cavalli
ci mettiamo a cantare”.
Dopo aver preso questa decisione
aprì la bocca e intonò una canzone.
Era una canzone molto commovente
che faceva piangere tutta la gente.
Parlava di un cantante di nome Paquito...

Gianni Rodari, Le filastrocche del cavallo parlante

[lorys]

Il dottore

Ho la febbre quasi a mille
ahi, che male le tonsille!
Il nasino a rubinetto,
devo starmene a letto!

Per smaltire l'influenza
mi ci vuole la pazienza,
mele cotte, medicine,
brodo di pollo, punturine.

Dalla sua valigetta
tira fuori una boccetta
con sciroppo di risate:
già le fitte son passate.

Con pazienza e con amore
cura tutti il buon dottore,
i malanni fa sparire,
presto presto ti fa guarire!

P. Fontana

[lorys]

L’aviatore

Mette mette l’aviatore
la benzina nel motore,
ce ne mette in abbondanza,
non gli sembra mai abbastanza.
Scruta il cielo, spia il vento,
di partire è ormai il momento:
in un giorno intorno al mondo
vuole fare il girotondo.
Tutto il mondo girerà
e domani tornerà,
ma la gioia avrà una spina,
l’aspetta il conto della benzina.

M. Argilli

[lorys]

Il paracadutista

Sull’aeroporto di Milano
arriva un omino in aeroplano.
Con uno zaino s’affaccia al portello,
col dito sente se il tempo è bello,
poi, chiusi gli occhi, si getta giù...
“Omino, sei matto? Ritorna su!”.
Ma l’omino, da mago burlone,
trasforma lo zaino in ombrellone,
e sotto la cupola di seta fina
sgambetta come una ballerina.
Appena coi piedi sfiora l’erbetta
fa per inchino una piroetta
e dalla tribuna signori e signore
batton le mani col batticuore.
Ogni domenica, se il tempo è bello,
l’omino si lancia con il suo ombrello,
e lo spettacolo gli vien pagato
perché tutti ha spaventato.

M. Argilli

[lorys]

Filastrocca dei mestieri

Filastrocca dei mestieri,
filastrocca dei panettieri,
che si alzano presto al mattino,
per portarti un caldo panino.

Filastrocca del contadino,
di chi ha l’orto o il giardino,
di chi lavora i campi con cura,
per portati frutta e verdura.

Filastrocca del muratore,
dell’artigiano, del dottore,
di chi usa il proprio cervello
e che trova il suo lavoro bello.

Filastrocca del carabiniere,
del poliziotto, del pompiere,
del magistrato e dell’avvocato
che difendono il malcapitato.

Filastrocca degli studenti,
dei docenti e dei dirigenti,
di chi a scuola ci sta bene,
di chi lo studio ha nelle vene.

Filastrocca del lavoratore,
dell’artista, dell’imprenditore,
di chi lavora con serietà,
per far progredire la società.

Pino Bullara