Ciao a tutti,
è la prima volta che chiedo, ma vi leggo spesso con molta attenzione e interesse e faccio i miei complimenti a tutti per il grande lavoro che svolgete quotidianamente in questo forum.
Ho bisogno di un aiuto perchè vorrei trovare una poesia che parla della caccia e di un uccellino ferito da utilizzare in una seconda. Purtroppo io non sono riuscita a trovare nulla di papabile per bambini di questa età.
Se qualcuno riuscisse a suggerirmi qualcosa di utile, gliene sarei molto grata.
Buona giornata a tutti!
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poesia sulla caccia e uccellino ferito
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- Iscritto il: 28/09/2010, 17:09
Re: poesia sulla caccia e uccellino ferito
Il cacciatore (Giovanni Pascoli)
Frulla un tratto l'idea nell'aria immota;
canta nel cielo. Il cacciator la vede,
l'ode; la segue: il cuor dentro gli nuota.
Se poi col dardo, come fil di sole
lucido e retto, bàttesela al piede,
oh il poeta! gioiva; ora si duole.
Deh! gola d'oro e occhi di berilli,
piccoletta del cielo alto sirena,
ecco, tu più non voli, più non brilli,
più non canti: e non basti alla mia cena.
L'uccello ferito (Jean de La Fontaine)
Ferito mortalmente in mezzo al core
imprecava un Uccello all’aspra sorte.
E diceva, inghiottendo il suo dolore:
- A noi noi stessi procacciam la morte!
ché non sarìa così presto e fatale,
se delle nostre penne
non rinforzasse il cacciator lo strale.
Razza crudele! ci consola in fondo
il veder questa gente altera e scaltra,
che, da che mondo è mondo,
una metà sempre distrugge l’altra -.
Frulla un tratto l'idea nell'aria immota;
canta nel cielo. Il cacciator la vede,
l'ode; la segue: il cuor dentro gli nuota.
Se poi col dardo, come fil di sole
lucido e retto, bàttesela al piede,
oh il poeta! gioiva; ora si duole.
Deh! gola d'oro e occhi di berilli,
piccoletta del cielo alto sirena,
ecco, tu più non voli, più non brilli,
più non canti: e non basti alla mia cena.
L'uccello ferito (Jean de La Fontaine)
Ferito mortalmente in mezzo al core
imprecava un Uccello all’aspra sorte.
E diceva, inghiottendo il suo dolore:
- A noi noi stessi procacciam la morte!
ché non sarìa così presto e fatale,
se delle nostre penne
non rinforzasse il cacciator lo strale.
Razza crudele! ci consola in fondo
il veder questa gente altera e scaltra,
che, da che mondo è mondo,
una metà sempre distrugge l’altra -.
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