Estate chiara e ardente
Delle quattro stagioni dell'anno
l'estate è la più chiara e la più
ardente, fa maturare i frutti
e sparge risa e luce.
Com'è bello, discendendo al fiume,
fermarsi sopra l'acqua,
per ascoltare in lontananza il cuculo,
per vedere la giovane luna.
Nikolay Aseev
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ESTATE
- lorys
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Re: ESTATE
Estate
Il contadin che tanto ha faticato
guarda il grano che indora.
Già si coglie la ciliegia che il sole
ha maturato.
Strillano le cicale tra le foglie,
giocano i bimbi dopo aver studiato.
- Chi bene seminò, ora raccoglie!
- dice il capoccia, e già pronto
al lavoro
pensa a mietere le belle spighe d'oro.
Marino Moretti
Il contadin che tanto ha faticato
guarda il grano che indora.
Già si coglie la ciliegia che il sole
ha maturato.
Strillano le cicale tra le foglie,
giocano i bimbi dopo aver studiato.
- Chi bene seminò, ora raccoglie!
- dice il capoccia, e già pronto
al lavoro
pensa a mietere le belle spighe d'oro.
Marino Moretti
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Re: ESTATE
Voci della sera estiva
Alcuni pipistrelli svolazzano attorno
alla casa con un piccolo grido lieve.
Dal seno delle erbe in fiore si alza
il monotono concerto dei grilli;
un rospo solitario, collocato al fresco
sotto una pietra, emette di tanto in tanto
la sua nota flautata, mentre le rane
riempiono i fossati delle praterie
vicine dei loro rauchi gracidamenti.
Le civette alternano le loro dolci voci
di richiamo; la capinera, infine, dà l'addio
della sera alla chioccia,
già sonnecchiante sulle sue uova.
E. Fabbre
Alcuni pipistrelli svolazzano attorno
alla casa con un piccolo grido lieve.
Dal seno delle erbe in fiore si alza
il monotono concerto dei grilli;
un rospo solitario, collocato al fresco
sotto una pietra, emette di tanto in tanto
la sua nota flautata, mentre le rane
riempiono i fossati delle praterie
vicine dei loro rauchi gracidamenti.
Le civette alternano le loro dolci voci
di richiamo; la capinera, infine, dà l'addio
della sera alla chioccia,
già sonnecchiante sulle sue uova.
E. Fabbre
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Re: ESTATE
DI LUGLIO
Quando su ci si butta lei,
si fa d'un triste colore di rosa
il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
macina scogli, splende,
è furia che s'ostina, è l'implacabile,
sparge spazio, acceca mete,
è l'estate e nei secoli
con i suoi occhi calcinanti
va della terra spogliando lo scheletro.
Giuseppe Ungaretti, Sentimento del tempo
Quando su ci si butta lei,
si fa d'un triste colore di rosa
il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
macina scogli, splende,
è furia che s'ostina, è l'implacabile,
sparge spazio, acceca mete,
è l'estate e nei secoli
con i suoi occhi calcinanti
va della terra spogliando lo scheletro.
Giuseppe Ungaretti, Sentimento del tempo
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Re: ESTATE
I mesi dell'estate
.... Giugno , Luglio, Agosto.
Sono nudi come l'aria
ma ciascuno porta un suo fregio,
l'uno un ramo di ciliegio
che di frutti ondeggia e svaria;
il secondo ghirlandette
di papaveri fiammanti,
spighe il terzo barbaglianti,
in manipolo costrette.
Bravi e validi figlioli
rosolati al solleone;
saltan come in un trescone
di gagliardi campagnoli.
Diego Valeri
.... Giugno , Luglio, Agosto.
Sono nudi come l'aria
ma ciascuno porta un suo fregio,
l'uno un ramo di ciliegio
che di frutti ondeggia e svaria;
il secondo ghirlandette
di papaveri fiammanti,
spighe il terzo barbaglianti,
in manipolo costrette.
Bravi e validi figlioli
rosolati al solleone;
saltan come in un trescone
di gagliardi campagnoli.
Diego Valeri
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Re: ESTATE
Agosto
Controluce a un tramonto
di pesca e zucchero.
E il sole all'interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia serba intatto
il suo riso giallo e duro.
Agosto.
I bambini mangiano
pane scuro e saporita luna.
F. Garcia Lorca
Controluce a un tramonto
di pesca e zucchero.
E il sole all'interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia serba intatto
il suo riso giallo e duro.
Agosto.
I bambini mangiano
pane scuro e saporita luna.
F. Garcia Lorca
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Re: ESTATE
Estate d’oro
È l'estate. Il sole arroventa l'aria,
ci fa sudare e ci abbrunisce la pelle.
È in questa stagione che
si falcia il fieno, si miete il grano
e maturano i frutti.
In questi giorni, il mietitore,
curvo sul mareggiare d'oro delle spighe,
lavora e suda; è felice perché raccoglie
il frumento, che è il frutto
del suo lavoro.
Anche tu, fanciullo, se hai studiato
con amore, riceverai il premio
delle tue fatiche, sarai promosso
e potrai godere le vacanze.
G. Fanelli
È l'estate. Il sole arroventa l'aria,
ci fa sudare e ci abbrunisce la pelle.
È in questa stagione che
si falcia il fieno, si miete il grano
e maturano i frutti.
In questi giorni, il mietitore,
curvo sul mareggiare d'oro delle spighe,
lavora e suda; è felice perché raccoglie
il frumento, che è il frutto
del suo lavoro.
Anche tu, fanciullo, se hai studiato
con amore, riceverai il premio
delle tue fatiche, sarai promosso
e potrai godere le vacanze.
G. Fanelli
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Re: ESTATE
Giorno d'estate
La pioggia della notte
riveste l’erba
e gli alberi nel campo.
Il giorno s’è vestito
di nebbia e di vapori
e spande intorno
acre, odor di terra.
Vanno i miei pensieri
per la campagna in festa,
come farfalle bianche
vanno incontro al sole,
girano nell’aria
danzano sui fiori.
Musica e colore
van cambiando l’ore
del giorno che s’avanza,
nel cielo terso il sole.
La calura avvolge
nel silenzio il campo,
s’estende dentro al bosco.
Cessa l’eco attorno
dell’usignolo il canto,
solo cicale e grilli
e lor frinire,
un tubar di tortora
s’ode più lontano.
Là, un garrir di rondine
che torna dall’azzurro
portando cibo
ai piccoli nel nido.
M. Berto
La pioggia della notte
riveste l’erba
e gli alberi nel campo.
Il giorno s’è vestito
di nebbia e di vapori
e spande intorno
acre, odor di terra.
Vanno i miei pensieri
per la campagna in festa,
come farfalle bianche
vanno incontro al sole,
girano nell’aria
danzano sui fiori.
Musica e colore
van cambiando l’ore
del giorno che s’avanza,
nel cielo terso il sole.
La calura avvolge
nel silenzio il campo,
s’estende dentro al bosco.
Cessa l’eco attorno
dell’usignolo il canto,
solo cicale e grilli
e lor frinire,
un tubar di tortora
s’ode più lontano.
Là, un garrir di rondine
che torna dall’azzurro
portando cibo
ai piccoli nel nido.
M. Berto
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Re: ESTATE
Colori d'Estate
Si chiude la finestra sul mare
e tutto diventa fotografia.
I colori, la fantasia
non li lascio, sperduti, soli,
sulle rive del mare:
li porto con me, nelle stanze della mia fantasia,
fino al ritorno della prossima estate.
E intanto riapro la nuova cartella di scuola.
Sento emozioni.
Le matite, i quaderni, i colori diventano voci:
«vogliamo diventare presto presto disegni, parole».
Ci sono! So già di cosa parlare:
del canto del mare,
e colorare le luci e gli odori della mia giovane estate.
Vincenzo Riccio
Si chiude la finestra sul mare
e tutto diventa fotografia.
I colori, la fantasia
non li lascio, sperduti, soli,
sulle rive del mare:
li porto con me, nelle stanze della mia fantasia,
fino al ritorno della prossima estate.
E intanto riapro la nuova cartella di scuola.
Sento emozioni.
Le matite, i quaderni, i colori diventano voci:
«vogliamo diventare presto presto disegni, parole».
Ci sono! So già di cosa parlare:
del canto del mare,
e colorare le luci e gli odori della mia giovane estate.
Vincenzo Riccio
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Re: ESTATE
L’estate se ne va
L’estate se ne va
senza fare rumore
e impigliati tra i rami
lascia pezzi di sole.
Foglie rosse, gialle, brune,
foglie d’oro e di fuoco.
Poi l’albero ha un brivido di freddo.
Ha sentito l’autunno.
Françoise Bobe
L’estate se ne va
senza fare rumore
e impigliati tra i rami
lascia pezzi di sole.
Foglie rosse, gialle, brune,
foglie d’oro e di fuoco.
Poi l’albero ha un brivido di freddo.
Ha sentito l’autunno.
Françoise Bobe
Chi c’è in linea
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