Inviato il: 13/3/2008, 18:08
da larissa
a me piacciono tanto quelle che hanon gli animali per protagonisti. Te ne posto qualcuna
Gli abitanti del prato
Sopra un cavolo cappuccio
rintanata in un cantuccio
si è posata una farfalla
mezza bianca e mezza gialla.
Tante uova piccoline
che somigliano a perline
sulle foglie ha sparpagiato
ed il volo ha poi spiccato.
Ad un cespo d'insalata
or sta dando la scalata
un bruchetto verdolino
con due corna sul capino.
La scalata è faticosa,
il bruchetto si riposa.
mangia un poco d'insalata,
poi riprende la scalata
G.Martini
Questa mi è sempre piaciuta molto
Il pesce martello
Il pesce-martello è disperato:
un pesce-incudine non ha trovato;
non ha trovato in alcun modo
né un pesce-muro né un pesce-chiodo;
non una volta gli succede
di schiacciare un pesce-piede
e nemmeno si è mai sentito
che abbia ammaccato un pesce-dito.
Perciò si lamenta: Che ci sto a fare
se non ho niente da martellare?
Avevo una scarpa, proprio una sola,
mi divertivo a batter la suola.
Un pescatore me la pescò.
Che dovrei dirgli?
Buon pranzo, buon pro.
Gianni Rodari
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ANIMALI
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ANIMALI
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- lorys
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Re: ANIMALI
Il gatto
Che dolce profumo esala da quel pelo
biondo e bruno! Com’era tutto profumato
una sera che l’accarezzai
una volta, una soltanto!
È lui il mio genio tutelare!
Giudica, governa e ispira
ogni cosa nel suo impero;
è una fata? O forse un dio?
Quando i miei occhi, attratti
come da calamita, dolci si volgono
a quel gatto che amo
e guardo poi in me stesso,
che meraviglia il fuoco
di quelle pallide pupille,
di quei chiari fanali, di quei viventi opali
che fissi mi contemplano!
Charles Baudelaire
Che dolce profumo esala da quel pelo
biondo e bruno! Com’era tutto profumato
una sera che l’accarezzai
una volta, una soltanto!
È lui il mio genio tutelare!
Giudica, governa e ispira
ogni cosa nel suo impero;
è una fata? O forse un dio?
Quando i miei occhi, attratti
come da calamita, dolci si volgono
a quel gatto che amo
e guardo poi in me stesso,
che meraviglia il fuoco
di quelle pallide pupille,
di quei chiari fanali, di quei viventi opali
che fissi mi contemplano!
Charles Baudelaire
- lorys
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Re: ANIMALI
Un lupo
Un vecchissimo lupo
aveva un folto pelo
col quale riparava
le sue spalle dal gelo
ed in testa portava
un berretto di lana
che teneva anche quando
restava chiuso in tana.
Detestava la neve
l’inverno e le bufere
ed amava le estati
più delle primavere;
però anche in estate
non perdeva occasione
di battere un po’ i denti
e infilarsi un maglione.
G. Pontremoli, Rabbia birabbia
Un vecchissimo lupo
aveva un folto pelo
col quale riparava
le sue spalle dal gelo
ed in testa portava
un berretto di lana
che teneva anche quando
restava chiuso in tana.
Detestava la neve
l’inverno e le bufere
ed amava le estati
più delle primavere;
però anche in estate
non perdeva occasione
di battere un po’ i denti
e infilarsi un maglione.
G. Pontremoli, Rabbia birabbia
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- lorys
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Re: ANIMALI
Il cane buffo
- Che cane buffo! E dove l'hai trovato?
Er vecchio me rispose: - È brutto assai,
ma nun me lascia mai: s'è affezzionato.
L'unica compagnia che m'è rimasta,
fra tanti amici, è 'sto lupetto nero:
nun è de razza, è vero,
ma m'è fedele, e basta.
Io nun faccio questioni de colore:
le azioni bone e belle
vengono su dar core
sotto qualunque pelle.
Trilussa
- Che cane buffo! E dove l'hai trovato?
Er vecchio me rispose: - È brutto assai,
ma nun me lascia mai: s'è affezzionato.
L'unica compagnia che m'è rimasta,
fra tanti amici, è 'sto lupetto nero:
nun è de razza, è vero,
ma m'è fedele, e basta.
Io nun faccio questioni de colore:
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Trilussa
- lorys
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Re: ANIMALI
IL CAVALLO BIANCO
Il cavallo bianco dell'infanzia
lassù tra i covoni di frumento
disteso tra le spighe dorate
cullato dal dondolio del carro,
mentre "Nino" il cavallo bianco
trottava verso casa
con la criniera al vento
spronato dalle parole
affettuose del nonno.
Quelle giornate gialle soleggianti
tra distese di frumento
e cieli azzurri
e sguardi protettivi del nonno.
La sera ci coglieva stanchi,
il cavallo bianco
entrava nella stalla
tra parole di gratitudine
e baci in fronte.
Stanco ma felice mi addormentavo,
mentre l'odore della campagna
entrava nei miei sogni
per renderli più veri.
G. Vavassori
Il cavallo bianco dell'infanzia
lassù tra i covoni di frumento
disteso tra le spighe dorate
cullato dal dondolio del carro,
mentre "Nino" il cavallo bianco
trottava verso casa
con la criniera al vento
spronato dalle parole
affettuose del nonno.
Quelle giornate gialle soleggianti
tra distese di frumento
e cieli azzurri
e sguardi protettivi del nonno.
La sera ci coglieva stanchi,
il cavallo bianco
entrava nella stalla
tra parole di gratitudine
e baci in fronte.
Stanco ma felice mi addormentavo,
mentre l'odore della campagna
entrava nei miei sogni
per renderli più veri.
G. Vavassori
- eslo
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Re: ANIMALI
Le cicale
Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide
mattinate; cominciano ad accordare in lirica
monotonia le voci argute e squillanti.
Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi;
poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove,
pazze di sole; poi tutto un gran coro .che aumenta
d'intonazione e di intensità col calore e col luglio, e
canta, canta, canta, sui capi, d'attorno, ai piedi dei mietitori.
Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere
solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura
canti, e tutti i monti cantino, e tutti i boschi cantino...
Giosuè Carducci
Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide
mattinate; cominciano ad accordare in lirica
monotonia le voci argute e squillanti.
Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi;
poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove,
pazze di sole; poi tutto un gran coro .che aumenta
d'intonazione e di intensità col calore e col luglio, e
canta, canta, canta, sui capi, d'attorno, ai piedi dei mietitori.
Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere
solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura
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Giosuè Carducci
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Re: ANIMALI
Rondini
Che mi cerchino domani.
Oggi ho appuntamento con le rondini.
Nelle piume bagnate dalla prima pioggia
giunge il messaggio fresco dei nidi celesti.
La luce va cercando un nascondiglio.
Le finestre voltano folgoranti pagine
che si spengono improvvise in vaghe profezie.
Fu un paese fecondo ieri la coscienza.
Oggi campo di rocce.
Mi rassegno al silenzio
ma comprendo il grido degli uccelli
il grido grigio d'angoscia
di fronte alla luce soffocata dalla prima pioggia.
J. Carrera Andrade
Che mi cerchino domani.
Oggi ho appuntamento con le rondini.
Nelle piume bagnate dalla prima pioggia
giunge il messaggio fresco dei nidi celesti.
La luce va cercando un nascondiglio.
Le finestre voltano folgoranti pagine
che si spengono improvvise in vaghe profezie.
Fu un paese fecondo ieri la coscienza.
Oggi campo di rocce.
Mi rassegno al silenzio
ma comprendo il grido degli uccelli
il grido grigio d'angoscia
di fronte alla luce soffocata dalla prima pioggia.
J. Carrera Andrade
- eslo
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Re: ANIMALI
UCCELLINO MATTINIERO
All’alba l’uccellino è impazzito, è come matto.
Si strappa dal ramo, si rovescia contro terra,
vola dal melo fino al ciliegio in fiore.
Fulmine minuscolo di grigio e rosa.
Strillando che spunta il sole, svolazza sull’ippocastano
e trilla la parola «sole», cinguetta la parola «spunta».
Si dondola sui rami come su una barca verde
E becca il silenzio del mattino trinato di pioggia.
Fisso a un incendio color di albicocca tra le nubi,
capitombola dall’ippocastano in un cespuglio sotto il balcone
e strilla con tutto il suo fiato, con esuberante gioia:
Di nuovo è spuntato il sole! Non l’ha divorato nessuno!!
Maria Pawlikoskwa Janorzewska
All’alba l’uccellino è impazzito, è come matto.
Si strappa dal ramo, si rovescia contro terra,
vola dal melo fino al ciliegio in fiore.
Fulmine minuscolo di grigio e rosa.
Strillando che spunta il sole, svolazza sull’ippocastano
e trilla la parola «sole», cinguetta la parola «spunta».
Si dondola sui rami come su una barca verde
E becca il silenzio del mattino trinato di pioggia.
Fisso a un incendio color di albicocca tra le nubi,
capitombola dall’ippocastano in un cespuglio sotto il balcone
e strilla con tutto il suo fiato, con esuberante gioia:
Di nuovo è spuntato il sole! Non l’ha divorato nessuno!!
Maria Pawlikoskwa Janorzewska
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Re: ANIMALI
LO SGUARDO DEL GATTO
Il gatto,
apparve dal fondo del giardino
leccò un po’ dalla ciotola,
poi sedette immobile,
lo sguardo diritto fisso,
le sue pupille nelle mie pupille,
senza ringraziare né chiedere,
solo guardare.
Ed io fui intera nelle sue pupille,
interamente dentro quello sguardo,
senza giudizio, senza attesa,
quietamente fui.
Donatella Bisutti
Il gatto,
apparve dal fondo del giardino
leccò un po’ dalla ciotola,
poi sedette immobile,
lo sguardo diritto fisso,
le sue pupille nelle mie pupille,
senza ringraziare né chiedere,
solo guardare.
Ed io fui intera nelle sue pupille,
interamente dentro quello sguardo,
senza giudizio, senza attesa,
quietamente fui.
Donatella Bisutti
Chi c’è in linea
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